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Proprietà ed uso di Minerali e Oligoelementi per la salute

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L'organismo contiene minerali e oligoelementi in quantità più o meno rilevanti, ma tutti indispensabili per il buon funzionamento delle funzioni vitali. Considerate le moderne abitudini di vita, spesso è facile venire a mancare di qualche elemento necessario. Qui di seguito, troverete indicazioni per fornire all'organismo il giusto apporto di queste sostanze fondamentali, migliorando l'alimentazione.

Qual è la differenza esatta fra minerali e oligoelementi?
La differenza sta unicamente nella quantità. I minerali, chiamati pure macroelementi, sono presenti in quantità relativamente importante nel nostro corpo (fino a 1,5 kg di calcio). Al contrario gli oligoelementi sono presenti in piccolissime quantità (pochi milligrammi o microgrammi per un peso totale di 8 – 10 grammi), a dosi elevate sono veri e propri veleni. Gli oligoelementi non sono tuttavia meno importanti dei minerali.

Il nostro corpo è in grado di fabbricare suddetti elementi?
Pur essendo presenti in tutti i tessuti e liquidi corporei (osso, muscolo, cellula nervosa, denti, pelle, capelli, unghie, ecc.), i minerali e gli oligoelementi come pure i sali minerali sono sostanze inorganiche che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare. L'assunzione corretta tramite l'alimentazione è pertanto assolutamente necessaria.

Come possono essere individuate le carenze?
Grazie all’analisi dei capelli (trico-mineralogramma) o i dosaggi nel sangue (effettuati dai laboratori specializzati).


Prendiamo in esame tutte le caratteristiche principali di minerali e oligoelementi.

Boro (B)
Il boro è un oligoelemento essenziale per la salute.
Dove si trova: principalmente nelle mele, pere, avocado, agrumi, pomodori, soia, prugne, noci, miele, frutti di bosco, erba medica, cereali, barbabietole e soprattutto nel vino.
Cosa succede quando manca: le indicazioni variano a seconda della quantità di alluminio, calcio, magnesio, vitamina D e di metionina nella dieta. La mancanza aumenta l'escrezione urinaria di calcio e magnesio e riduce gli estrogeni.
Vale la pena conoscere: per gli atleti il boro aumenta la produzione di testosterone che aiuta a mantenere efficiente il tropismo muscolare. Tutta la popolazione mondiale è carente al riguardo. Aumenta le capacità mentali. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 1 mg.
Utile nei seguenti casi: aiuta il corretto assorbimento di calcio, magnesio e altri elementi da fonti alimentari di origine non animale. Il boro limita l'eliminazione del magnesio (frequente con l'impiego dei diuretici) e raddoppia l'estrogeno circolante nelle donne.

Calcio (Ca)
Il calcio è il quinto elemento più abbondante nel corpo. E' importante nella trasmissione degli impulsi nervosi, per l'azione dell'ormone paratiroideo e nel metabolismo della vitamina D. Svolge la sua funzione in presenza di magnesio, fosforo e vitamine A - C - D ed E.
Dove si trova: nel latte (1 g/litro) e nei prodotti lattiero-caseari (non è la migliore fonte per noi essere umani), nelle uova, nei legumi, nel pesce, negli ortaggi a foglia e nella rucola, nell'indivia, nel lievito di birra, nelle mandorle, nei fichi, nei broccoli, nei cavolfiori, nei cavoli e nelle varie crucifere.
Cosa succede quando manca: insonnia, rallentamento della crescita, irritabilità, unghie fragili, eczema. In casi estremi, lenta coagulazione del sangue e anche demenza. La carenza può favorire il deposito nelle ossa e nei denti di piombo e di stronzio 90 (90 Sr), un isotopo radioattivo. Può causare disturbi della menopausa come nervosismo, irritabilità, insonnia. Questi problemi sembrano dovuti alla mancanza di calcio, magnesio e vitamina D.
Vale la pena conoscere: ne consumiamo meno della metà della quantità necessaria. Gli anziani ne consumano meno di tutti. La carenza può derivare dalla mancanza di vitamina D o da un disturbo paratiroideo. Devono fare attenzione: gli alcolisti, chi usa il cortisone, le donne in stato di gravidanza, chi mangia molte proteine, chi consuma molte fibre, chi fa diete ipocaloriche, chi assume antiacidi contenenti alluminio. L'integrazione è inefficace senza la presenza di silicio, boro e magnesio, pertanto la classica pillola di calcio di vitamina D è di dubbio valore, mentre l'assunzione di fibre solubili come l'Inulina e i FOS (fruttosio e oligosaccaridi) ne aumentano l'assorbimento. L'eccesso di calcio riduce l'assorbimento di zinco e ferro che dovrebbero essere integrati insieme al calcio. Il calcio è un tranquillante naturale e tende a calmare i nervi, assumendone da 20 a 40 minuti prima di andare a letto favorisce un sonno profondo. Il rapporto ottimale tra calcio e magnesio deve essere compreso tra 1,6/2:1 e più precisamente deve avere un rapporto aureo (phi-ç). Il calcio può impedire la Sindrome Premestruale e i dolori mestruali: non c'è alcuna prova che l'eccesso di calcio causi calcoli renali, a maggior ragione se un integratore di calcio contiene sufficiente magnesio. Nell'Unione Europea la RDA ottimale (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 800 mg. Durante la gravidanza e l'allattamento viene aumentata a 1200 mg. Le donne in pre-menopausa dovrebbero assumere 1000 mg e le donne in post-menopausa fino a circa 1500/2500 mg secondo l'età.
Utile nei seguenti casi: epilessia, insonnia, irritabilità, malattie mentali, morbo di Parkinson, nervosismo, tremore delle dita, vertigini, sindrome di Ménière, sovrappeso e obesità.

Cloro (Cl)
Il cloro è un minerale essenziale che si trova nel corpo principalmente come cloruro di sodio (sale da tavola) e di potassio che è il principale elettrolita intracellulare. I composti del cloro si trovano nei fluidi corporei.
Dove si trova: sale da tavola, ortaggi, alghe di kelp, farina di segale, olive mature e molti altri alimenti. Composti di cloro vengono aggiunti all'acqua potabile per purificarla in quanto il cloro ha la capacità di distruggere gli agenti che causano malattie infettive come il tifo o l'epatite.
Cosa succede quando manca: se il cloro non è incluso nel latte in polvere per i bambini, questi possono andare incontro ad alcalosi metabolica, ipovolemia e perdita di potassio nelle urine, a difetti psicomotori e a perdita di memoria. Altri sintomi da carenza di cloro sono: digestione difficile, nausea, vomito, perdita di appetito, confusione e apatia.
Vale la pena conoscere: se in eccesso distrugge la vitamina E nonché la flora batterica intestinale. Non è prevista RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata. L'assunzione giornaliera media avviene sotto forma di sale da tavola che va da 3 a 10 grammi ma è consigliabile assumerne meno di 6 grammi al dì.
Utile nei seguenti casi: diarrea e vomito.

Cobalto (Co)
Il cobalto è un oligoelemento il cui contenuto totale nel corpo umano è inferiore a 1 mg, di questo il 40% si trova nei muscoli e il 14% nelle ossa.
Dove si trova: negli alimenti di origine animale. E' minimo nella carne non biologica e nelle verdure. Quello presente nell'alga spirulina non è assimilabile. Pertanto, vegetariani e vegani sono a rischio carenza a causa dell'agricoltura intensiva. Gli alimenti più ricchi sono: fegato e reni animali, ostriche, vongole e latte. Il cobalto è presente in tutta la vegetazione marina anche se non è solitamente biodisponibile.
Cosa succede se manca: può essere responsabile di lento sviluppo neurologico permanente e disturbi nervosi. Causa alterazione del tono simpatico e parasimpatico, ansia, depressione, cefalea, formicolio alle estremità. Provoca debolezza, pallore, stanchezza.
Vale la pena conoscere: il cobalto deve essere assorbito come vitamina B12. La maggior parte delle quantità assorbite, se non viene utilizzata dall'organismo, viene eliminata attraverso le urine. Vi sono state segnalazioni di disturbi neurologici e insufficienza cardiaca congestizia dopo il consumo di 1,2 ppm di presenza di cobalto di birra. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 2,5 ug.
Utile nei seguenti casi: neuropatia diabetica, anemia, perturbazioni delle funzioni del sistema nervoso. Utile per chi soffre di epilessia.

Cromo (Cr)
Il cromo e un minerale essenziale richiesto nel metabolismo dei carboidrati. E' un costituente del GTF (glucose tolerance factor). Stimola l'attività degli enzimi responsabili del metabolismo energetico del glucosio ed è utile per la sintesi di acidi grassi e colesterolo. Facilita l'azione di niacina e alcuni amminoacidi.
Dove di trova: in cereali integrali, lievito di birra, legumi, patate, peperoni, carote, fagiolini, mele, arance, mirtilli, banane.
Cosa succede quando manca: è in grado di inibire l'insulina, causando una grave intolleranza al glucosio per i diabetici. Si è visto anche una diminuzione dei tassi di crescita e peggioramento dei sintomi schizofrenici.
Vale la pena conoscere: gli schizofrenici, che hanno bisogno di maggiore niacina e che hanno pochissima tolleranza al glucosio, possono trarre beneficio dall'uso di cromo per aumentare il GTF. Il metabolismo del cromo è maggiore in presenza di zinco e selenio. La raffinazione dei prodotti alimentari e l'eccessivo consumo di zuccheri ed amidi sono probabili cause della perdita del cromo. Il cromo esavalente è una forma tossica e un'esposizione a lungo termine causa mutazioni genetiche, degenerazione del setto nasale e tumore ai polmoni. Un eccesso di insulina inibisce la sua attività. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 200 ug, dose che migliora lo zucchero nel sangue.
Utile nei seguenti casi: diabete, sport, malattie cardiache, schizofrenia, vecchiaia, gravidanza.


Rame (Cu)
Il rame è un oligoelemento presente in tutti i tessuti corporei.
Dove si trova: nei frutti, nell'acqua potabile (ove le condutture sono in rame), birra, latte, frumento, barbabietola, cipolla, spinaci, porri, ciliegia, mela, arancio, uva, polline, mandorle, noci. E' molto comune in natura e quasi tutti questi elementi ne contengono meno di 1 mg su 100 g. E' maggiormente concentrato in frutta secca, cacao, cioccolato e fegato.
Cosa succede quando manca: si può alterare lo sviluppo della struttura ossea, dei nervi, del tessuto polmonare e del collagene. Può ridurre i neurotrasmettitori e la pigmentazione della pelle. Può provocare aneurisma, danni cerebrali e la morte. La persona media ne ingerisce con l'alimentazione 2,5-5,0 mg al dì. Il rapporto tra rame e zinco deve essere di 5:1. Lo squilibrio tra questi due minerali può causare problemi tiroidei. A causa della presenza di altri antagonisti, una buona integrazione dovrebbe includere anche ferro, selenio e molibdeno.
Vale la pena conoscere: un eccesso di zinco nella dieta può causare carenza di rame. Quelli più a rischio di carenza sono coloro che consumano grandi quantità di fruttosio o antiacidi e coloro che consumano regolarmente grandi dosi giornaliere di vitamina C. Il rame è particolarmente efficace nelle situazioni acute e in particolare nell'aviaria in associazione con la vitamina C. Protegge contro i radicali liberi mantenendo la resistenza strutturale delle membrane dove avvengono le reazioni. Il rame-zinco superossido funziona anche come agente antinfiammatorio. Il rame in piccole quantità non è tossico per gli essere umani: un adulto può assumerne fino a 35 mg senza alcun rischio di intossicazione anche se nella malattia di Wilson (una rara malattia genetica), un eccesso di rame nel sangue causa ittero, cirrosi, tremori e disturbi comportamentali. Il rame si deposita nel fegato, nel cervello, nei reni e nelle cornee provocando malattie irreversibili e danni permanenti a questi organi. Un alta concentrazione di rame si trova in coloro che soffrono di disturbi emozionali e può provocare in costoro ipoglicemia o squilibri dei neurotrasmettitori. Un livello troppo elevato nel sangue è un fattore della schizofrenia nei soggetti con bassi livelli di istamina. Un eccesso di rame nel sangue può creare balbuzie, iperattività, autismo infantile, insonnia, depressione, senilità, tinnito (acufene), tensione premestruale, carenza di niacina e malattia mentale. In alcune forme di anemia la supplementazione di ferro si dimostra inefficace a causa di un livello troppo elevato di rame. Nelle donne in gravidanza, i livelli elevati di rame possono essere dovuti alla diminuzione della quantità di ferro nell'organismo e la carenza di molibdeno. I livelli di rame aumentano progressivamente nel siero durante la gravidanza e l'eccesso può provocare depressione post partum. Tra i sintomi di intossicazione si trovano: nausea, vomito, cefalea, vertigini, senso di debolezza. La somministrazione di rame può essere utile nelle perdite mestruali. Rame e zinco sono antagonisti, per cui più aumenta uno, più diminuisce l'altro. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è da 1,5 mg al giorno.
Utile nei seguenti casi: calvizie, artrite, artrosi, osteoporosi, anemia, leucemia, piaghe da decubito, sclerodermia, edema, cancro, lupus eritematoso, morbo di Crohn, dermatomiosite, disturbi immunitari, radiazioni, inquinamento ambientale. Rende elastiche le arterie, partecipa alla sintesi dell'emoglobina, volge un notevole ruolo nella sintesi della clorofilla. Utile nelle anemie perniciose.


Fluoro (F)
Si trova in natura come fluoruro. Dato che non è più considerato un minerale essenziale per la nutrizione umana, per definizione, è un inquinante. E' presente nel suolo, nell'acqua, nelle piante, in tutti i tessuti degli animali e in piccole quantità in quasi tutti i tessuti umani ma soprattutto nello scheletro e nei denti umani. Il corpo adulto ne contiene circa 3-7 mg.
Dove si trova: in uova, formaggio, salmone, merluzzo, frutti di mare, mele, gomme da masticare, alcune acque minerali, in alcuni dei più potenti farmaci psichiatrici e nella rete idrica di molte città.
Cosa succede quando manca: si dice che la mancanza di fluoruro può causare vari problemi dentali, compreso la carie. La verità è che la carie viene favorita dall'eccessivo consumo di zucchero, pertanto è possibile ridurla o eliminarla diminuendo l'assunzione di zucchero e bevande acide e pulendo i denti dopo ogni pasto mediante un semplice risciacquo con bicarbonato di sodio.
Vale la pena conoscere: studi cinesi hanno messo in evidenza una significativa riduzione del Quoziente Intellettivo nei bambini che utilizzano il fluoruro. Una cronica assunzione di alte dosi (20-80 mg di fluoruro di sodio al di per 20 anni) può causare infiammazione, danni al sistema nervoso e paralisi. Il Dr. Ionel Rapaport dell'Università del Wisconsin, ha trovato un collegamento diretto della sindrome di Down e la fluorosi dentale con la presenza di fluoruro nell'acqua potabile. Il calcio è un antidoto in caso di avvelenamento di fluoruro. Calcio e magnesio hanno effetti protettivo contro il fluoruro. Esso può provocare diversi disturbi mentali e rende la gente stupida, docile e remissiva. Il primo uso di fluorizzazione dell'acqua potabile è stato testato sotto Hitler dalla I.G. Farben AG (gruppo Bayer) ad Auschwitz, in un vasto ingegnoso controllo mentale di massa tramite somministrazione di farmaci nell'acqua. Il fluoruro potrebbe ridurre la capacità di ribellione nell'individuo provocando, così, sottomissione alla volontà della classe dirigente. I sovietici hanno adottato questa idea in collaborazione con Hitler.
Utile nei seguenti casi: in campo medico per fratture ossee, artrite, colesterolo alto, depressione, alcolismo, fatica, malattia cardiaca, calcoli renali, carie, nervosismo, problemi di prostata, sensibilità al rumore, acidità gastrica, obesità e infezioni.


Ferro (Fr)
E' il principale vettore dell'ossigeno nel corpo. E' essenziale per l'ossidazione degli acidi grassi. E' disponibile nell'emoglobina, negli enzimi, nella transferrina, nella ferritina e nell'emosiderina. Il ferro è necessario per la sintesi del collagene ed è un cofattore nella sintesi dei neurotrasmettitori che regolano le emozioni: serotonina, dopamina e norepinefrina.
Dove si trova: le migliori fonti alimentari di ferro sono: il fegato, i fagioli, i piselli, la melassa, la carne di pollo, le ostriche, le noci, i pistacchi, la frutta secca, le fragole, la zucca, i cavoletti di Bruxelles, le alghe, le barbabietole, l'avocado, il tuorlo d'uovo, la crusca di frumento e i cereali. Gli ossalati ne riducono l'assorbimento nei vegetali nel frumento e nei cereali. 
Cosa succede quando manca: insorgenza di anemia ipocromica, che determina il rimpicciolimento dei globuli rossi con diminuzione, così della capacità del sangue di trasportare l'ossigeno. I sintomi dell'anemia sono: mancanza di chiarezza, apatia, letargia, stanchezza, diminuzione della funzione cerebrale, mal di testa, vertigini, bramosia di ghiaccio, amido, argilla e altri materiali non commestibili o di taluni alimenti può essere sintomi di carenza. I bambini carenti di ferro hanno una tendenza all'iperattività, una ridotta capacità di concentrazione e un Quoziente Intellettivo più basso.
Vale la pena conoscere: in caso di anemia dovuta a carenza di ferro, una dieta con alimenti ricchi di ferro e integratori insieme alla vitamina C accelerano il ripristino dell'emoglobina a livelli normali. I sintomi di avvelenamento da ferro comprendono cefalea, difficoltà di respirazione, affaticamento, vertigini e perdita di peso. Il metabolismo del ferro è assistito da rame, cobalto, molibdeno, vitamine B6, vitamina E, vitamina C e da apoferrina, una proteina presente nell'intestino. Le dosi variano con l'età: da 5 mg a 18 mg durante l'infanzia fino all'età adulta, raggiungendo 30-40 mg durante la gravidanza e l'allattamento. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 15 mg al giorno.
Utile nei seguenti casi: colite, diarrea, morbo celiaco, vermi, gravidanza, mestruazioni, gotta, alcolismo, iperattività, debolezza, problemi di denti e gengive, pelle, herpes, scabbia, ulcere, tubercolosi, nefrite, varie anemie, diabete, leucemia, gastrite, ulcera peptica, problemi di unghie, concentrazione mentale, cancro, candida albicans, contusioni, ritardo mentale, invecchiamento, sindrome di Plummer-Vinson.

Iodio (I)
Lo Iodio è un oligoelemento presente nel corpo umano sotto forma di Ioduro. Esso contribuisce allo sviluppo e al funzionamento della ghiandola tiroidea ed è un costituente dell'ormone tiroxina. Il corpo contiene 20-50 mg di iodio, mentre il sangue circa lo 0,001 mg/100 ml di sangue.
Dove si trova: nei concimi, nei mangimi per gli animali, nell'acqua di mare e nell'aria delle zone circostanti. Ne sono buone fonti il muschio irlandese e alcuni tipi di funghi. Anche tutte le forme di vita marina che assorbono lo iodio dall'acqua, come i pesci di acque profonde e le alghe kelp. E' presente, inoltre, in aglio, soia, semi di sesamo, spinaci, bietole, zucchine e rapa bianca. Alcuni pasticceri lo aggiungono alla miscela stabilizzante. Il consumo di 3,4 g di sale iodato al giorno fornisce 260 ug di iodio che è più che sufficiente.
Cosa succede quando manca: può causare arteriosclerosi, obesità, metabolismo lento, reazione mentale lenta, tremori, nervosismo, tensione e irritabilità. Può causare anche sinusiti, ricorrenti infezioni dei seni nasali con abbondante secrezione di muco, il cretinismo, un ritardo fisico e mentale determinato dall'assunzione di troppo poco iodio durante la gravidanza della madre e l'adolescenza.
Vale la pena conoscere: lo iodio aiuta a metabolizzare i grassi in eccesso. E' efficace nel trattamento del cretinismo. Se il bambino viene curato subito dopo la nascita, molti dei sintomi sono reversibili. Una carenza di iodio può essere causata da un eccessivo consumo di alimenti crudi come i cavoli e le noci. E' possibile garantire un buon apporto di iodio con il sale marino. Nell'Unione Europea la RDA
 (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 150 ug al giorno.
Utile nei seguenti casi: ferite, artrite, problemi dei capelli, arteriosclerosi, angina pectoris, ipertiroidismo, ipotiroidismo, riduzione di energia, cretinismo, gozzo, radioattività.


Potassio (K) 
Il potassio è un minerale essenziale che si trova soprattutto nel liquido intracellulare (98%) ed è più importante tra gli ioni positivi (cationi). Se ne trova anche in piccole quantità nel fluido extracellulare.
Dove si trova: nei grani interi, nei fagioli di soia e nella farina di semi di soia (attenzione: se non è fermentata la soia può essere più dannosa che benefica, mentre il miso è un ottimo integratore), nel cioccolato e nel cacao, nelle verdure a foglia verde, negli ortaggi, nelle patate, nei semi di girasole, negli agrumi, nelle banane, nella carne e nel pesce.
Cosa succede quando manca: debolezza, problemi neuromuscolari, compromissione del sistema nervoso centrale, infertilità, diminuzione dei riflessi, basso tono muscolare, insonnia e, nei casi più gravi, la morte, comparsa di acne negli adolescenti, disidratazione, stanchezza e debolezza muscolare negli anziani.
Vale la pena conoscere: un'adeguata dose di magnesio è necessaria per mantenere le riserve di potassio nelle cellule, pertanto devono sempre essere somministrati insieme ma non da soli. Senza il boro, per esempio, il magnesio viene assorbito meno del previsto. I supplementi della comune acqua minerale sono costituiti principalmente da magnesio e calcio e, così, sono meno efficaci. Alcool e caffè aumentano l'eliminazione del potassio attraverso le vie urinarie, mentre l'alcool consuma le riserve di magnesio. Il cloruro di potassio tratta efficacemente le allergie che provocano mal di testa. Gli anziani sono più soggetti a questa carenza. Il fabbisogno giornaliero di potassio, che viene solitamente soddisfatto da una dieta ricca di frutta e verdura, è di 2-6 g al dì; 1,5 g è il minimo assoluto, circa il doppio di quella del sodio. I supplementi a base di potassio non dovrebbero contenere sodio come spesso accade.
Utile nei seguenti casi: colite, diarrea, stitichezza, vermi, infertilità, artrite, gotta, alcolismo, insonnia, polio, stress, rallentamento dei riflessi, perdita di attività muscolare, distrofia muscolare, ipertensione arteriosa, angina pectoris, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca congestizia, infarto, vari disturbi dentali e gengivali, mononucleosi, allergie, diabete, febbre, acne, dermatiti, ustioni, ipoglicemia, disturbi reumatici, coliche, gastroenteriti, mal di testa da allergia, cancro, fratture.

Magnesio (Mg)
Il magnesio è essenziale per il funzionamento di circa 300 enzimi e rappresenta circa il 00,5% del peso corporeo totale.
Dove si trova: in molti alimenti e principalmente nelle verdure a foglia verde essendo un componente della clorofilla, nel germe di grano non macinato, nell'olio di semi di soia fermentati, nei fichi, nel mais, nelle mele, nei semi oleosi, nelle noci, soprattutto nelle mandorle, nel cacao e nel cioccolato, nel pesce e nella carne, nell'aglio, nelle pesche, nelle albicocche e nei fagioli bianchi spagnoli.
Cosa succede quando manca: può portare alla formazione di grumi nel sistema circolatorio e nel cervello favorendo depositi di calcio nei reni e nei vasi sanguigni. Può causare sintomi come disorientamento, mancanza di coordinazione, spasmi muscolari cambiamenti di personalità, tremori, ansia, nervosismo, confusione, insonnia, irritabilità, depressione, debolezza, ritmo cardiaco irregolare, disturbi gastrointestinali. Limita la trasmissione di impulsi nervosi e muscolari e in una prospettiva a lungo termine può portare alla tetania, allucinazioni alcoliche, tic al viso e agli occhi.
Vale la pena conoscere: la cause principali di deficit di magnesio sono una dieta basata su alimenti raffinati e la sindrome del colon irritabile. L'elaborazione e la cottura degli alimenti provoca, molto spesso la sua eliminazione: l'acido ossalico negli spinaci e l'acido fitico dei cereali sequestrano magnesio. La carenza di magnesio è molto comune e può verificarsi in pazienti affetti da disfunzioni renali, cirrosi epatica, diabete, pancreatite, alcolismo e arteriosclerosi, che assumono preparati diuretici o digitalici, nelle donne incinte, negli anziani e nelle persone che consumano cibi a basso contenuto calorico o ad alto contenuto proteico. Si verifica anche a causa dello scarso assorbimento causato da diarrea cronica o vomito. Alcuni farmaci ormonali come fluoro, zinco, e vitamina D, se assunti in dosi elevate, possono sconvolgere il metabolismo e causare carenze locali. L'elevata assunzione di calcio, fosforo, proteine e grassi animali riduce l'assorbimento del magnesio. Il magnesio è efficace nel trattamento di disturbi neuromuscolari, nervosismo, sensibilità al rumore, depressione, tremore, epilessia ed aiuta il controllo nel delirium tremens, aiuta a controllare l'equilibrio del pH, le vertigini e la debolezza. E' stato utilizzato con successo durante le convulsioni di donne incinte e durante la sindrome premestruale. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 300 mg al giorno. 
Utile nei seguenti casi: colite, diarrea, morbo celiaco, artrite, disturbi neuromuscolari, epilessia, attacchi di rabbia, sensibilità al rumore, tremore, disturbi mentali, depressione, morbo di Parkinson, nervosismo, nevrite, sclerosi multipla, arteriosclerosi, aterosclerosi, cardiopatia ischemica, ipertensione, trombosi coronarica, carie, crampi, debolezza muscolare, spasmi muscolari, eccitabilità muscolare, fratture, osteoporosi, rachitismo, psoriasi, calcoli di ossalati, calcoli renali, nefrite, colesterolo alto (soprattutto LDL), diabete, obesità, ipertensione, alcolismo, crisi epilettiche, delirium tremens, vomito, dolore alla schiena, poliomielite, sindrome premestruale.

Manganese (Mn)
L'oligoelemento manganese è un importante antiossidante. 
Dove si trova: nei cereali integrali, nella frutta secca, nel tè, nell'avocado, nelle alghe, nel tuorlo d'uovo, nei semi, nei legumi, nei mirtilli, nell'ananas, negli spinaci, nei piselli, nelle fave e nei vegetali a foglia verde.
Cosa succede quando manca: comparsa di ateriosclerosi, crisi epilettiche, affaticamento, atassia, coordinamento muscolare e discinesia tardiva, paralisi, convulsioni, cecità e sordità nei bambini, vertigini, ronzio alle orecchie e perdita di udito negli adulti.
Vale la pena conoscere: può essere utilizzato per trattare la miastenia grave (perdita di coordinamento e forza muscolare), la sclerosi multipla e l'artrosi. E' importante per la biodisponibilità delle vitamine B1 ed E, agisce sinergicamente con lo zinco e la vitamina B6 e produce una sensazione di benessere. Combinato con vitamine del complesso B aiuta la dislessia tardiva e nella debolezza grave ed è di supporto alle sinapsi neuromuscolari. E' implicato nei disturbi neurologici: il morbo di Parkinson, l'epilessia, la sclerosi multipla, la schizofrenia. Molti schizofrenici hanno elevati livelli di rame e manganese (lo zinco aiuta l'eliminazione del rame dal corpo). Una dieta media contiene circa 4 mg al giorno ma l'assunzione di elevate quantità di calcio e di fosforo aumentano la domanda di manganese. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 10 mg al di per gli adulti.
Utile nei seguenti casi: depressione, disturbi neuromuscolari, discinesia tardiva, epilessia, sclerosi multipla, schizofrenia, vertigini, ronzio nelle orecchie udito e coordinamento, debolezza muscolare, miastemia grave, nell'uso degli steroidi, allergie, asma, diabete, atassia, affaticamento, osteoartrite.

Molibdeno (Mo)
Il molibdeno è un oligoelemento che si può trovare in quasi tutti i tessuti animali e vegetali ma in quantità molto limitate nel terreno. E' essenziale per il trasporto di elettroni di due enzimi: nella xantina ossidasi per il metabolismo e il trasporto del ferro e nell'aldeide ossidasi necessaria per l'ossidazione dei grassi.
Dove si trova: nella carne, nei legumi, nei cereali, e in alcune verdure a foglia verde scuro.
Cosa succede quando manca: la carenza è un'evenienza rara (per anomalie metaboliche, nei casi di morbo di Crohn e nella nutrizione parentale). Una carenza di molibdeno può causare grave danno al cervello.
Vale la pena conoscere: il molibdeno è un'antagonista del rame. Per questo alcuni sintomi di tossicità, quali anemia e un insufficiente sviluppo, sono simili a quelli della carenza di rame. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 100 ug al giorno.
Utile nei seguenti casi: cancro all'esofago, impotenza, carie, anemia.

Sodio (Na)
Il sodio è un minerale essenziale che si trova in tutte le cellule del corpo, ma il 50% lo si trova nel fluido extracellulare, nei fluidi vascolari (ove ne regola il pH) e nel liquido intestinale. L'ormone surreale aldosterone regola il sodio. L'eliminazione avviene attraverso i reni. Il corpo umano contiene circa 100 g di sodio. Il suo aumento nei tessuti determina una maggiore presenza di liquidi che può provocare un aumento della pressione arteriosa.
Dove si trova: nel sale da tavola, nei sottaceti, nelle conserve salate, nei salumi e nei formaggi, nel bicarbonato di sodio.
Cosa succede quando manca: le carenze di sodio sono molto rare in quanto è presente in quasi tutti gli alimenti. La malnutrizione, il vomito, la diarrea, la sudorazione eccessiva, o le condizioni che causano gravi perdite di acqua possono causarne una carenza. Se il sodio resta nell'organismo dopo una forte perdita di acqua, può avvenire un'intossicazione da sodio che, a sua volta, può condurre ad una mancanza di appetito, apatia e spasmi muscolari. Si possono manifestare anche artrosi, reumatismi, nevralgie, forti dolori ai nervi causati da acidi accumulati per l'assenza di sodio. I sintomi e segni clinici includono: malessere, vertigini, debolezza muscolare, febbre, flatulenza, e contratture muscolari. Il sodio dà equilibrio ed è un attivatore pancreatico.
Vale la pena conoscere: è importante che i supplementi nutrizionali contengano poco sodio. Purtroppo gli integratori effervescenti nel contengono alte dosi. In persone sensibili, un'elevata assunzione può favorire o aggravare l'ipertensione, causare mal di testa e lo sviluppo della cellulite. Il fabbisogno giornaliero è generalmente inferiore a 3 g tuttavia molte persone ne consumano anche più di 15 g. In alcune situazioni (forme di ipertensione, malattie cardiache e renali) può essere necessario limitare rigorosamente l'assunzione di sodio (spesso una quantità inferiore a 0,5 g).
Utile nei seguenti casi: diarrea, problemi di nervi, problemi dentali e gengivali, crampi, esaurimento delle surrenali, fibrosi cistica, ictus, disidratazione, febbre, poliomielite, endotossiemia, pancreatite.

Fosforo (P)
Il fosforo è il secondo minerale in ordine di quantità presente nel nostro corpo e si trova in tutte le cellule. Spesso agisce in sinergia con il calcio. L'equilibrio tra calcio e fosforo è necessario in modo che questi  minerali siano effettivamente utilizzati dal corpo. Circa 80% si trova nelle ossa e nei denti.
Dove si trova: in generale nei cibi ricchi di proteine che a loro volta sono ricchi di fosforo come i cereali integrali, i semi, le noci, i legumi, la soia, il pollame, le uova, il pesce e la carne.
Cosa succede quando manca: la mancanza di fosforo è rara poiché è un minerale onnipresente ma può verificarsi un insufficiente assorbimento di fosforo, calcio e vitamina D, con la conseguenza di una crescita limitata, di una scarsa qualità delle ossa e dei denti, e di altri disturbi ossei come l'osteoporosi. Nelle gravi carenze si possono verificare convulsioni, coma e morte, perdita di appetito, disturbi nervosi, affaticamento fisico e mentale.
Vale la pena conoscere: se la qualità del fosforo nel corpo è troppo elevata, è necessario assumere dosi supplementari di calcio per ristabilire l'equilibrio. Questo accade quando si consumano troppe calorie vuote e alimenti raffinati. Anche il magnesio deve essere in equilibrio con il calcio. Lo stress emotivo può causare manifestazioni artritiche. L'equilibrio calcio-fosforo può essere utile per il loro trattamento. In caso di un preesistente problema come l'alcolismo, l'integrazione di fosforo può aumentare l'energia dell'organismo. Coloro che utilizzano gli antiacidi o hanno problemi come alcolismo, malassorbimento (per il morbo di Crohn, morbo celiaco, sindrome dell'intestino corto e danno da radiazioni), diabete e malattie renali sono a rischio di carenza. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 1200 mg.
Utile nei seguenti casi: prevenzione del cancro, colite, disturbi mentali, stress emotivo, arteriosclerosi, aterosclerosi, vari problemi dentali e gengivali, crampi muscolari, fratture, rachitismo, osteomalacia, osteoporosi, alcolismo, gravidanza, lombalgie. Tonifica l'energia cerebrale, migliora l'intelletto.

Zolfo (S)
Lo zolfo è un elemento metalloide molto diffuso in natura, in ogni animale e cellula vegetale.
Dove si trova: la più ricca fonte alimentare di zolfo è il tuorlo d'uovo. Lo zolfo è presente anche nella carne, nel pesce, nel formaggio e nel latte, nei muscoli, nella pelle, nelle ossa.
Cosa succede quando manca: i vegetariani e i vegani che non consumano uova, carne e pesce, possono essere soggetti ad una carenza. La necessità di zolfo è soddisfatta da un adeguato apporto di proteine e l'eccessiva assunzione può causare un'intossicazione alimentare.
Vale la pena di conoscere: lo zolfo è importante nel trattamento dell'artrite. Le persone che soffrono di artrite hanno di solito un livello molto basso di cistina la quale contiene zolfo. Il tipico odore bruciato dei capelli è dato dal suo contenuto di zolfo. Si ottengono buoni risultati nel trattamento di vari problemi della pelle quali psoriasi, eczemi, dermatiti con preparati, soprattutto in forma di unguento, a base di zolfo che possono essere d'aiuto anche nei trattamenti della tigna e di altre malattie parassitarie.
Utile nei seguenti casi: verminosi, artrite, dermatite, eczema, psoriasi.

Selenio (Se)
Il selenio è uno dei più importanti minerali essenziali che, pur essendo oggetto di numerosi studi, rimane da capire. Si trova in piccole quantità nel corpo (negli adulti circa 10-15 mg). Le sue proprietà chimiche sono simili a quelle dello zolfo. Il selenio può essere usato per la prevenzione di molte malattie quali il cancro, l'arteriosclerosi, l'insufficienza cardiaca, la cirrosi epatica, l'artrite e l'enfisema. E' un potente antiossidante.
Dove si trova: principalmente nei cereali integrali, nelle noci del Brasile, nel lievito di birra, nella melassa, nel latte e nei latticini, nella carne (muscolo e organi interni), nel pesce, nei funghi, nei broccoli, nei cavoli, nei cetrioli, nel ravanelli, nell'aglio, nelle cipolle e nelle patate.
Cosa succede se manca: la carenza di selenio può provocare invecchiamento precoce, cataratta, necrosi epatica e distrofia muscolare. La morte prematura può essere legata ad una carenza di selenio. Il malassorbimento può causare lipofuscinosi ceroide neuronale (una malattia che accumula i pigmenti in cellule nervose ed e caratterizzata da ritardo mentale), problemi agli occhi, disturbi nervosi e morte precoce.
Vale la pena conoscere: il selenio e la vitamina E svolgono ruoli strettamente interconnessi. La malattia di Keshan-Beck, presente soprattutto in Cina, è caratterizzata da insufficiente crescita, atrofia muscolare spinale e cerebrale, deformità e gonfiore delle articolazioni. Il selenio, somministrato in tempo, può fermare la malattia causata da bassi livelli di selenio nel terreno, e può essere evitata con l'integrazione. Quando i livelli di selenio nel terreno sono buoni, lo zolfo contenuto nei concimi e nelle piogge acide può rallentare l'assorbimento da parte delle piante, infine, la cottura e la raffinazione ne riduce notevolmente la disponibilità nel cibo. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 55 ug.
Utile nei seguenti casi: sterilità, artrite, angina pectoris, sindrome di Keshan-Beck, forfora, seborrea, cancro, fibrosi cistica, distrofia muscolare, ictus, ipertensione, malattie circolatorie, radiazioni, sistema immunitario.

Silicio (Si)
Il silicio è il minerale più abbondante sulla terra e la seconda sostanza più abbondante. Questo minerale è presente nei tessuti della pelle, delle unghie, delle ossa, dei polmoni, della trachea, dei linfonodi, dei tendini e dell'aorta. Nei polmoni ne troviamo la maggiore concentrazione. L'eliminazione avviene attraverso i reni.
Dove si trova: nell'estratto di equiseto, nel biossido di silicio (in forma omeopatica è utile per le ossa, le articolazioni e la pelle), nelle patate, nell'acqua potabile, nelle fibre vegetali, nel riso, nel pesce, nel peperoncino, nei semi di soia, nei vegetali verdi, nelle bietole, nel cereali integrali e nel latte.
Cosa succede quando manca: accelerazione dell'invecchiamento delle arterie, riduzione dell'assorbimento e fissazione del calcio nelle ossa.
Vale la pena conoscere: è indispensabile per rafforzare i capelli, le unghie e le ossa. L'assorbimento del silicio è maggiore in presenza di calcio, potassio, boro, magnesio e manganese. Integrato insieme ad altri fattori, è particolarmente utile in pazienti che hanno subito una frattura ossea. Ha un ruolo importante in caso di intossicazione di alluminio e protegge contro il morbo di Alzheimer. Non sono noti gli effetti tossici del silicio tranne quando è inalato come polvere. Il fabbisogno giornaliero è di 30 mg, una quantità generalmente soddisfatta dalla dieta soprattutto se ricca di verdure e patate.
Utile nei seguenti casi: disturbi del collagene e delle ossa, disturbi cardiovascolari, arteriosclerosi, mantiene sani la pelle, unghie e capelli, utile per la prevenzione dell'osteoporosi.

Zinco (Zn)
Lo zinco è un elemento essenziale presente in tutti i tessuti in quantità inferiore a quella del ferro. E' noto per le sue proprietà protettive contro le malattie poiché rafforza il sistema immunitario. Partecipa al ciclo di Krebs e alla produzione di energia. In presenza di zinco la perdita progressiva della vista negli anziani è rallentata ed aumenta la potenza sessuale maschile perché regola il testosterone.
Dove si trova: l'impoverimento dei terreni a causa dell'agricoltura intensiva e l'elaborazione degli alimenti riducono la percentuale di zinco negli alimenti che mangiamo. Le migliori fonti sono gli alimenti non trasformati come: i cereali integrali, i legumi e gli ortaggi, il lievito di birra, la crusca di frumento, il germe di grano, i semi di zucca, i pesci, i crostacei, i molluschi (ostriche) e la carne.
Cosa succede quando manca: può causare stanchezza insolita, perdita del normale senso del gusto, scarso appetito, aumento dell'incidenza di infezioni, ridotta inerzia mentale, nanismo, ritardata maturità sessuale, lenta cicatrizzazione delle ferite e malattie della pelle di vario genere. Gli organi colpiti sono: il cervello, lo scheletro, gli occhi, il cuore, il tratto gastrointestinale e il tessuto polmonare. Gli effetti della carenza sono maggiori durante la crescita. I danni sono maggiori nel tessuto prostatico perché ha più necessità di zinco di qualsiasi altra parte del corpo umano. In caso di disturbi alla prostata, soprattutto nel cancro, l'adeguato livello di zinco è essenziale. Una piccola carenza di zinco provoca una diminuzione dell'interesse sessuale, una minore concentrazione di spermatozoi, impotenza e sterilità. Può provocare l'aborto e una ridotta crescita fetale. I feti che sopravvivono successivamente hanno gravi difficoltà di apprendimento e comportamenti aggressivi. 
Vale la pena conoscere: la nausea mattutina può essere un segno di bassi livello di zinco e di vitamina B6. Lo zinco può interrompere la degenerazione maculare che causa cecità irreversibile negli anziani, migliora la visione notturna, il generale odore del corpo, aiuta a rimuovere il colesterolo ed è stato utilizzato con successo nel trattamento dell'arteriosclerosi. E' relativamente non tossico. L'utilizzo a lungo termine di più di 2 g al giorno può causare effetti indesiderati come diarrea, nausea, vertigini, perdita di coordinazione muscolare, sonnolenza, disturbi gastrointestinali, letargia, insufficienza renale, anemia e vomito. Se avvertite questi disturbi, riducete il dosaggio. Insieme alla zinco è anche consigliabile aumentare l'assunzione di rame, ad eccezione di coloro che soffrono della malattia di Wilson. Nella malattia di Wilson è un rimedio migliore della penicillamina perché rispetto a quest'ultima, lo zinco è atossico. Tuttavia, la massiccia assunzione di zinco, che causa carenza di rame, può indurre un aumento di colesterolo (LDL) e un incompleto metabolismo del ferro. Nell'Unione Europea la RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera consigliata è di 15 mg. 
Utile nei seguenti casi: artrite reumatoide, alterazione del gusto, alcolismo, schizofrenia, arteriosclerosi, ateriosclerosi, cirrosi epatica, prostatite, cecità notturna, degenerazione maculare, acne vulgaris, ustioni, dermatiti, eczema, ulcere, colesterolo alto, diabete, leucemia, malattia di Hodgkin, attività sessuale ritardata, immaturità degli organi sessuali, impotenza, irregolarità mestruali, infertilità, gravidanza, mancanza di peli, cattivo odore del corpo, raffreddore, debolezza del sistema immunitario, ritardo della crescita.

Argento (Ag)
Aiuta a detergere, a controllare la carica batterica e fungina locale, serve per idratare e a decongestionare la pelle e le mucose. E' un catalizzatore che innesca delle reazioni, quando va a posizionarsi vicino alla cellula, in quanto rilascia l'ossigeno. Nel caso di organismi patogeni, il rilascio di ossigeno al loro interno, causa inibizione di un enzima detto (polmone chimico), inducendo così tale organismo dannoso al soffocamento. E' un ottimo battericida.
Vale la pena conoscere: utile per foruncoli, influenza, angine, tubercolosi, stafilococchi, reumatismo articolare, poliartrite cronica evolutiva, depressioni, senescenze, malinconia.
Utile in omeopatia: per flatulenza, eruttazioni, aerofagia, dispepsia nervosa, gonfiore, esaurimento nervoso, depressione, apatia, ulcera gastrica.
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Arsenico (As)
E' un tonico ricostituente, stimola l'appetito, attiva gli scambi nutritivi, facilita la respirazione e giova in alcune dermatosi. Le sue indicazioni principali sono l'affaticamento generale, la disappetenza, l'anemia, le malattie respiratorie compresa la tubercolosi, la sifilide, l'artritismo, alcune dermatosi (eczemi, psoriasi, acne).
Dove si trova: nel germe di grano, nel riso, nell'aglio, nel cavolo, negli spinaci, nella rapa, nella carota, nella patata, nella mela e in numerosi altri vegetali.

Bromo (Br)
E' un sedativo del sistema nervoso, molto utile nei casi d'insonnia, riduce il tono muscolare, con conseguente pressione sanguigna normale, molto rilassante, calma il corpo.
Dove si trova: nella mela, nell'uva, nella fragola, nel melone, nell'aglio, nell'asparago, nella carota, nel sedano, nel cavolo, nella cipolla, nel porro, nel ravanello, nel pomodoro.

Nichel (Ni)
Stimola le funzioni pancreatiche ed è perciò indicato nel diabete.
Dove si trova: nella carota, nel crescione, nel cavolo, negli spinaci, nei fagioli, nella cipolla, nel pomodoro, nell'uva.

Litio (Li)
E' un equilibratore psichico, indicato nell'insonnia, nella malinconia, nelle ansietà, nelle ossessioni, nelle psicastenie, negli stati depressivi. La sua somministrazione ha potuto evitare ad alcuni malati: narcoterapia ed elettroshock. Molto utile come catalitico per urea e gotta.

Germanio (Ge)
La proprietà più importante riguarda la stimolazione del sistema immunitario, attiva i linfociti T che riguardano l'attività antitumorale. E' un notevole antiossidante, utile per problemi cardiovascolari, miocardio, ictus.
Dove si trova: nel ganoderma lucidum, nell'aglio, nel ginseng, nell'aloe arborescens, nell'equiseto.
Vale la pena conoscere: migliora le condizioni dell'artrite reumatoide, aiuta a combattere la candidosi, a livello ematico abbassa i livelli di glucosio nel sangue, dei trigliceridi, migliora anche il rapporto del colesterolo (HDL e LDL), aumenta l'emoglobina, combatte le allergie, le immunodeficienze, l'ipertensione e dà benefici sul cancro. Il germanio favorisce anche la rimozione dell'eccesso di metalli tossici presenti nel corpo come il piombo, il cadmio, ed il mercurio contrastando anche gli effetti delle radiazioni ionizzanti.

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